Artista

IL PAESE DEI BALOCCHI

Armando Paone (voce, tastiere)
Fabio Fabiani (chitarra)
Marcello Martorelli (basso)
Sandro Laudadio (batteria, voce)

Gruppo di Roma, formato nel 1971 e comprendente due ex-Under 2000, un gruppo che aveva realizzato alcuni singoli nel 1970. 
Il loro unico album, uscito nel 1972 per la CGD è un tipico album di prog sinfonico italiano con forti influenze classiche e tastiere in netta evidenza, alcuni arrangiamenti orchestrali nello stile successivamente ripreso dal Rovescio della Medaglia per Contaminazione, e parti vocali brevi.
L'LP contiene due lunghe suite divise in piccoli movimenti dai titoli lunghi e complessi. L'album è molto bello, e purtroppo non particolarmente conosciuto da molti, vale sicuramente la pena di ascoltarlo.

Dopo l'ingresso per un breve periodo di Franco Di Sabbatino (poi passato al Rovescio) come secondo tastierista, il gruppo si sciolse intorno al 1974, dopo aver registrato i demo per un secondo album mai pubblicato

Un altro gruppo chiamato Il Paese dei Balocchi ha realizzato negli anni seguenti due singoli commerciali, ma non c'è nessun collegamento.

 

LP
Il Paese dei Balocchi CGD (FGL 5115) 1972 copertina apribile laminata con busta interna
  BTF/Vinyl Magic (VM 125LP) 2010 ristampa dell'LP del 1972 con copertina apribile e vinile nero - successivamente uscito con vinile arancione (2019) e trasparente (2022)


CD
Il Paese dei Balocchi Mellow (MMP 167) 1993 ristampa dell'album del 1972
  BTF/Vinyl Magic (VM CD125) 2007 come sopra - copertina apribile mini-LP


PARTECIPAZIONE A RACCOLTE DI ARTISTI VARI
Italian Prog bonus CD (con Note di vetro e L'amore innato) AMS/BTF (AMS CD 100) 2008 due brani inediti - compilation allegata al libro ItalianProg

 

Il Paese dei Balocchi venne pubblicato dalla CGD (importante casa discografica operante anche come distributore di etichette straniere e non particolarmente interessata alla promozione di artisti rock) con una copertina apribile laminata. A quanto pare solo alcune copie hanno una busta interna con un disegno, foto dei componenti e i testi.

L'album venne ristampato in vinile in Giappone (Seven Seas K22P244) e solo nel 2010 anche in Italia dalla BTF.
Esiste anche una versione CD giapponese, per la Strange Days (1003), con copertina mini-LP, come la più recente ristampa in CD italiana, uscita per la BTF nel 2007.

Esistono due singoli a nome Il Paese dei Balocchi, Blue jeans/Tornerò (Bang Bang NPA 07 - 1973-74) e Fantasia e poesia/Amore per gioco (Disco Tex 2025 034), ma si tratta di un altro gruppo, non collegato in alcun modo a questo.

Il Paese dei Balocchi - LP

Il Paese dei Balocchi - interno della copertina

Il Paese dei Balocchi - busta interna

 

 

I ricordi di Fabio Fabiani, raccolti da Augusto Croce, dicembre 2004

1-Come nascono gli Under 2000?

La nostra storia inizia a Roma nel 1965...allora ci chiamavamo Under 2000 e suonavamo nei night di Roma, tutte le sere perché per noi era un lavoro oltre che un divertimento. È in questi locali notturni che ci siamo fatti le ossa ed iniziammo a creare e comporre le nostre musiche cominciando già da allora a frequentare anche vari studi di incisione della capitale.
Così nel 1970 venimmo notati per la qualità delle nostre voci (assai alte e con falsetti brillanti) e per la nostra maniera di suonare da un produttore austriaco, Eddy Korsche, che ci propose di prestare le nostre voci per i cori in un 45 giri da lui prodotto ed edito dalla RCA Help, cantato da Massimiliano Baratta, Qualcosa che si butta via/Pover`uomo
Nello stesso anno Korsche produsse i nostri primi 45 giri sempre con la Help, il primo Preghiera d`amore/Taglia la corda, uscito nel giugno del 1970 e cantato interamente dal batterista Sandro Laudadio col supporto coristico/vocale mio e degli altri due. Il singolo uscì in contemporanea anche nella versione inglese sempre interpretata da Sandro, Oh my love/Let's get together. Nel mese di novembre dello stesso anno è uscito il terzo singolo, Se tu fossi un`amica/Avvicinami a te, cantato interamente da me col supporto coristico degli altri del gruppo, il primo brano è su stile spiritual ed il secondo più rocchettaro. In questo 45 giri ci siamo avvalsi anche della collaborazione di Maurizio de Angelis alla chitarra, lui e suo fratello Guido sono stati tra i maggiori autori di musiche da film di quegli anni, come quelli con Bud Spencer e Terence Hill. Dunque abbiamo iniziato incidendo composizioni di altri e con stili molto lontani dal nostro progressive.

2-E il passaggio al Paese dei Balocchi?

Nel 1971 venimmo notati dal produttore Adriano Fabi (fratello di Claudio, produttore della PFM, e zio del noto cantante Niccolò). Lui produsse il nostro primo ed unico LP, Il Paese dei Balocchi edito dalla CBS Sugar di Milano. Noi fummo la sua primissima produzione ed avvalendosi della collaborazione del maestro Claudio Gizzi per l`arrangiamento degli archi realizzammo in due settimane di incisioni questo nostro LP. 
Come lancio pubblicitario partecipammo allo storico megaconcerto del 1972 a Villa Pamphili di Roma, che durò tre giorni e dove vennero decine di gruppi rock da tutto il mondo. Inoltre partecipammo ad altri megaconcerti come alla Mostra d`Oltremare a Napoli ed al Piper, locale storico della capitale in quegli anni ruggenti.
Siamo stati ospiti a varie trasmissioni televisive nel dicembre 1972 dove ci esibivamo con i Pooh che avevano ancora al basso Riccardo Fogli, I Camaleonti, Rocky Roberts, Premiata Forneria Marconi, il Banco, e poi a gennaio 1973 negli studi televisivi svizzeri Paradiso. 

Sandro Laudadio si ricorda che il nostro primo LP è stato stampato in 1800 copie per saggiare il mercato, e crede che non ne siano state stampate più da allora, anche perchè dovevamo fare il secondo album impostoci dal produttore. Tutto il materiale era già pronto e lo abbiamo registrato Live su audio cassetta, anche con errori musicali vista la freschezza del prodotto ma per avere un'idea vera del risultato finale e per ricordarci la successione logica dei brani (39 minuti circa), ma poi non lo abbiamo più realizzato perchè ci siamo sciolti appena un anno dopo l`uscita del primo LP.

3-Quali sono i contenuti del vostro LP e come lo avete registrato?

La tematica del nostro LP è molto pessimista, perché in quegli anni non credevamo nelle istituzioni "ufficiali" ed eravamo nauseati ed oppressi da tutto ciò che ci circondava (Vietnam, politica, perbenismo ipocrita, ...) dove i "perché" erano tantissimi e senza risposte convincenti. Da tutto ciò ci siamo ispirati spiritualmente per la creazione del nostro LP....appunto cercando "Le" risposte. 
Il nostro LP a grandi linee è un viaggio dell'uomo dentro se stesso.... ("se stesso"....qui immaginato come un "Paese dei Balocchi", quello dove tutti noi vorremmo vivere evadendo da una realtà che non ci appaga e dove chi tiene i fili del potere...è un Re despota che ci manovra come "burattini"). È la ricerca di se stessi o meglio della propria identità umana passando attraverso il bene ed il male cercando di capire chi siamo, perché siamo qua e dove stiamo andando, fino ad arrivare alla speranza... vana, perché alla fine del viaggio scopriamo che la "cruda" realtà nella quale viviamo, altri non è che uno specchio dove possiamo vedere il riflesso stesso della nostra anima.
Ora tutto ciò è illustrato nel nostro LP attraverso vari "personaggi" (il Re despota, il Pifferaio magico,Waltreut, personaggi che rispecchiano i vari stati d`animo in antitesi, pregi e difetti, bene e male, atmosfere ed ambienti che fanno il "punto" sul "viaggio".....

Erano i tempi della guerra nel Vietnam dei raduni di massa dei giovani nei primi mega concerti storici, Woodstock, VillaPamphili, Isola di Wight, ed abbiamo vissuto sulla nostra pelle tutti i cambiamenti politici e sociali del dopoguerra sempre alla ricerca di qualcosa, probabilmente di noi stessi o di un nostro posto in quella società che non ci apparteneva e che pretendevamo di poter cambiare, anche e soprattutto con la nostra musica cercando di mettere ognuno di noi davanti a se stesso ed alle proprie responsabilità per fare il punto verso quella società in cui vivevamo e viviamo.....Tutti! (A tutt'oggi poco è cambiato, anzi!, basta guardare i TG di tutti i giorni!) 

La nostra è stata la prima produzione per Adriano Fabi, e mi pare che anche per il maestro Gizzi sia stata la prima esperienza di arrangiatore di un gruppo rock. Lui ci è stato presentato dal produttore con il compito di trascrivere ed organizzare gli arrangiamenti di tutti gli archi dal nostro tema iniziale...(Trionfo dell`egoismo, della speranza ecc.) e la parte iniziale della seconda facciata Risveglio e visione del Paese dei Balocchi, un titolo che è un programma, e mi sembra che ci sia riuscito in pieno.

Per quanto riguarda l'arrangiamento vocale, noi ci adeguavamo alle varie atmosfere, con le tecniche di studio; alcuni cori di questo stesso LP (Vanità dell`intuizione fantastica, cantata dallo stesso Paone), li abbiamo realizzati in chiesa, sfruttando il reverbero inimitabilmente "mistico" di essa, ottenendo la registrazione mediante due microfoni, il primo distante circa 15 metri dal coro ed il secondo un metro circa dal canto solista, il tutto al centro geometrico esatto dell`immensa chiesa di S.Euclide e il reverbero che si può ascoltare in questi brani è assolutamente naturale. Tutto questo è stato possibile perché lo studio di registrazione Ortophonic di Roma è sotto la chiesa, di cui abbiamo sfruttato anche il magnifico organo a canne, un Mescioni del 1947, con cui il nostro ottimo Armando ha concluso il nostro viaggio trascendentale con un Ritorno alla condizione umana richiamando quasi tutti i temi (stati d'animo dell'Io) presenti sul nostro LP.

Per l'incisione di alcuni brani, come Evasione, ci siamo lasciati andare all'improvvisazione, come è giusto che sia per ottenere note ed atmosfere "irripetibili", il difficile è venuto dopo, quando vi è stata la necessità di aggiungere i violini suonati da maestri "lettori", per cui il maestro Gizzi ha dovuto riprendere e trascrivere passo passo tutti i vari passaggi orchestrali adattandoli agli archi, un lavoro fatto veramente molto bene, entrando vivamente nell'atmosfera giusta al tema, grazie anche agli effetti aggiunti dall`ottimo fonico Sergio Marcotulli ed al recordista Giancarlo Jannucci. Gli strumenti sono Hammond, chitarra Gibson professional, basso Gibson, batteria Ludwig e flauto traverso con l`aggiunta di archi (viole e violinini).

In Ritorno alla condizione umana viene messo in mostra tutto il virtuosismo di Armando Paone, che riprende in un tourbillon di variazioni alcuni temi ascoltati nel disco. Tra le altre cose credo che sia anche un unicum nel panorama del progressive italiano! Armando in questo brano fa uso dell'organo a canne della chiesa di S.Euclide. Eravamo indecisi se concludere il disco con un`altro nostro brano conclusivo (inedito),oppure terminarlo come è stato fatto...!!!?? Alla fine abbiamo optato per la seconda maniera, perchè questo ci avrebbe dato la possibilità di aprire il nostro secondo futuro LP (che avremmo dovuto realizzare nel 1973) proprio con quel brano e questo secondo LP sarebbe stato un "Continuum" del primo, rendendolo, senza "stravolgere" il nostro stile, molto più accessibile a tutti, e dove avremmo messo in mostra una delle nostre caratteristiche maggiori, le nostre voci; peccato che non sia stato possibile! 
Questo nostro disco non è stato veramente molto capito dal grande pubblico e solo oggi (ne sono meravigliato quanto Sandro il batterista) sembra rinascere internazionalmente a nuova vita e anche a livello collezionistico aggiungendo un piccolo tassello al grande mosaico del Progressive Italiano, e questo ci riempie il cuore di gioia, anche se le nostre tasche non sono mai state riempite in nessuna maniera da questo LP!

4-Quando si è sciolto il gruppo, e cosa avete fatto dopo?

Il gruppo si è sciolto nel 1974, quando per esigenze di sopravvivenza il tastierista, Armando Paone, decise di andare a suonare nel Golfo Persico come pianista bar negli alberghi, dando un calcio alla fortuna di avere alle spalle un produttore tuttora amico nostro come Adriano Fabi ed una casa discografica come la CBS Sugar (CGD), a cui piacevamo molto e che ci spronava a continuare, .........sembra incredibile ma è proprio così. 
Io e gli altri abbiamo continuato a suonicchiare,ma non eravamo soddisfatti con la musica, perché non riuscivamo a trovare un "valido" sostituto, per cui abbiamo fatto anche altri lavori per vivere, fino al 1975, quando decidemmo di rimetterci insieme con Armando, ma non per riprendere la nostra musica, bensì per suonare in locali notturni all`estero. Così partimmo tutti, meno il bassista Marcello che stava per sposarsi e rimase a Roma, mentre noi cercavamo fortuna in Germania, Austria, Francia e......Svizzera, dove suonavamo in un locale notturno, l'Hungaria e dove siamo anche stati ad incidere un provino in uno studio di Montreux, dove l`anno prima incisero un album i Queen). 
In quell`occasione non creammo musica progressiva, ma incidemmo dei pezzi da discoteca e pezzi lenti alla Pooh con voci alte e falsetti, decisamente più commerciali del progressive, questo perché pensavamo anche al nostro futuro ed in quel momento "andava" quello stile musicale più redditizio, e noi volevamo vivere con la musica.
Peccato, perché quando abbiamo inciso il primo LP avevamo anche già pronto nel cassetto il materiale per il secondo (registrato sperimentalmente su cassetta), che sarebbe stato la continuazione del precedente, ma basato molto di più sulle voci e più commerciale quindi più recepibile dal grande pubblico. 
Dopo vari anni di vita musicale nomade in tutta l`Europa dove suonavamo con il nostro nuovo nome Wish, nel 1979 ci siamo sciolti definitivamente, ma io e Sandro siamo rimasti a vivere in Svizzera dove viviamo attualmente con le nostre famiglie e ci vediamo spessissimo. Lui vive a Müllheim ed io a 60 km. di distanza a San Gallo, entrambi nella Svizzera Tedesca Nordorientale.
Volevamo poter realizzare insieme la seconda parte dell'LP in CD, ma stiamo ancora cercando i musicisti "adatti" a suonare le nostre musiche, temo che qui intorno non ci siano strumentisti all`altezza; non che non siano bravi, ma interpretano la nostra musica alla loro maniera che nulla ha a che fare con quello che abbiamo noi in testa. 
Forse sarà la mia veneranda età, non so, ma è certo che la musica del passato come il rock progressivo riproposta oggi con le nuove tecnologie a disposizione ed eseguita dai moderni musicisti, mostri di tecnica...bravissimi, diventa come una minestra riscaldata, forse per colpa della mancanza cronica di "cuochi" con l`esperienza giusta....!

 

 

Grazie al chitarrista Fabio Fabiani per l'aiuto, le informazioni e l'intervista, e a Claudio Ramponi per informazioni