Artista
JACULA / INVISIBLE FORCE /DIETRO NOI DESERTO / ANTONIUS REX
JACULA
Antonio Bartoccetti (chitarra, voce)
Fiamma Dallo Spirito (voce, violino, flauto)
Charles Tiring (tastiere)
INVISIBLE FORCE
Antonio Bartoccetti (chitarra, voce)
Elisabeth d'Esperance (voce)
Charles Tiring (tastiere)
Peter McDonald (basso, batteria)
DIETRO NOI DESERTO
Luciano Iura (voce, organo)
Luciano Quaggia (chitarra)
Antonio Bartoccetti (basso)
Mauro Baldassari (batteria)
ANTONIUS REX
1974-77:
Antonio Bartoccetti (chitarra, voce)
Doris Norton (tastiere, voce)
Albert Goodman (batteria)
1978:
Antonio Bartoccetti (chitarra, voce)
Doris Norton (tastiere, voce)
Jean Luc Jabouille (batteria)
Una delle figure più carismatiche e sfuggenti della scena musicale progressiva italiana, Antonio Bartoccetti (Antonius Rex) cominciò la sua carriera musicale dopo essersi trasferito a Milano dalle Marche, e formando in poco tempo gruppi come Jacula, Dietro Noi Deserto (con un singolo su etichetta Decca nel 1971!), e Invisible Force (un altro singolo nel 1971). Spesso non erano veri gruppi, ma musicisti che lavoravano dietro la figura dominante di Bartoccetti.
Il suo primo LP, pubblicato nel 1969, venne registrato a Londra e stampato in numero limitato di copie. Un album pieno di atmosfere cupe, basato principalmente su chitarra elettrica e organo da chiesa e senza percussioni, il disco è stato ristampato dalla Black Widow nel 2001, ma alcune incongruenze musicali e nei testi fanno pensare che l’album non sia realmente del 1969.
Nel 1971 Bartoccetti produsse due singoli con due nomi diversi: Il primo come Invisible Force, con due brani che vennero poi ripresi in Tardo pede in magiam versus e Zora; sul lato B 1999 mundi finis, poi ribattezzata con i nomi di U.F.D.E.M. e Morte al potere, è uno dei classici di questo musicista. Il secondo singolo nello stesso anno comparve sotto il nome di Dietro Noi Deserto, stavolta Bartoccetti era il bassista e compositore di entrambi i brani; questo sembrerebbe l'unico vero gruppo in cui ha militato, e il suono è più vicino al beat psichedelico degli anni '60 che al progressivo.
Il secondo LP, normalmente considerato il suo vero
album d'esordio, è Tardo pede in magiam versus, anch'esso realizzato in
numero limitato di copie per una piccola etichetta (questa sembra una costante
della carriera di Bartoccetti) e con una copertina identica a quella del disco
precedente ma a colori mentre l'altra era in bianco e nero. Nella formazione veniva elencato il medium Franz Parthenzy insieme ai tre
musicisti Antonio Bartoccetti, Charles Tiring e Fiamma Dallo Spirito.
Il principale ingrediente dell'album sono lunghe e
spettrali parti strumentali d'organo, e la suggestiva U.F.D.E.M. (già
sul singolo di Invisible Force) è probabilmente il brano migliore. Le atmosfere
cupe abbondano, ed alcuni brani, come Long black magic night con parti
parlate (in un inglese non eccezionale) possono essere noiose per molti.
Nel 1974 un nuovo cambio del nome ad Antonius Rex, un album intitolato Neque semper arcum tendit rex e la prima apparizione ufficiale di Doris Norton, da sempre compagna e collaboratrice musicale di Bartoccetti. A detta dell'autore, nonostante un accordo per realizzarlo con la Vertigo, l'etichetta considerò l'album troppo offensivo, per la copertina in bianco e nero che riproduceva una lettera "diabolica" del diciassettesimo secolo e per i testi troppo forti, specialmente in Devil letter. L'uscita dell'album venne allora prevista per l'etichetta Darkness, di proprietà del batterista Albert Goodman, ma il disco non fu mai realizzato ufficialmente.
Così la prima uscita commerciale a nome Antonius Rex è l'album Zora del 1977, per la piccola etichetta milanese Tickle, ancora una volta con una copertina dai contenuti molto forti, tanto da essere sostituita l'anno successivo nella seconda edizione del disco. Zora non è un grande album, nonostante sia molto ricercato dai collezionisti, e contiene alcuni rifacimenti di brani già usciti in Tardo pede in magiam versus (Morte al potere è una nuova versione di U.F.D.E.M.); gli elementi principali sono ancora una volta l'organo, le atmosfere dark, i testi occulti. I quattro brani dell'album sono composti da Bartoccetti insieme agli ex-Raminghi Franco Mussita e Angelo "India" Serighelli, entrambi citati anche nella copertina del disco. La seconda stampa dell'LP conteneva un brano aggiuntivo.
Ralefun è senz'altro il lavoro meno dark degli Anotnius Rex, con uno stile molto più vario ed un suono più ricco grazie all'uso di basso e flauto (suonati da Marco Ratti e Hugo Heredia), ma alcuni di questi esperimenti in stili diversi non sembrano molto ben riusciti.
Personaggi molto misteriosi, gli Jacula/Antonius Rex hanno fatto pochissimi concerti, come Jacula l'unica apparizione live è stata a Milano davanti ad un pubblico selezionato di 45 spettatori, mentre gli Antonius Rex apparentemente fecero un tour nel 1979, ed hanno sempre mantenuto il massimo controllo sulla loro musica, senza i limiti e i condizionamenti delle case discografiche.
Il 2001 ha visto la riedizione di due delle più rare produzioni Jacula/Antonius Rex, In cauda semper stat venenum e Anno demoni, entrambe ad opera dell'etichetta indipendente Black Widow. Successivamente una ristampa del primo album di Antonius Rex Neque semper arcum tendit rex è stata prodotta nel 2002, mentre Praeternatural è finalmente uscito a fine 2003.
Nel 2005 uscì il primo video ufficiale di Antonius Rex, Magic ritual,
prodotto sia in DVD che in CD. Gli ultimi album del prolifico artista sono Per viam del 2009, Pre viam del 2011, Hystero demonopathy del 2012, tutti per la Black Widow.
Secondo voci non confermate ufficialmente, Antonio Bartoccetti è scomparso nel 2017.
JACULA LP |
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In cauda semper stat venenum | Gnome (AR-LP 00299) | 1969 | copertina singola - 310 copie mai messe in vendita |
Black Widow (BWR 051) | 2001 | come sopra - edizione limitata di 299 copie autografate con adesivo ed inserto | |
Black Widow (BWR 051) | 2010 | nuova ristampa con copertina singola e busta interna - uscito nuovamente nel 2014 con inserto | |
Black Widow (BWR 051) | 2020 | nuova ristampa con diversa grafica di copertina - inserto - esiste con vinile nero o in 50 copie numerate con vinile giallo marmorizzato | |
Tardo pede in magiam versus | Rogers (TRS 010001) | 1972 | copertina singola laminata - 1000 copie |
Rogers (TRS 010001) | 1990 | ristampa limitata in 500 copie della Musik Research - identico al precedente ma con copertina in cartoncino più sottile | |
Black Widow (BWR 108) | 2007 | edizione del 35° anniversario con un brano aggiuntivo - copertina singola con diversa grafica sul retro e busta interna - esiste con vinile nero e rosso | |
Black Widow (BWR 108) | 2020 | nuova ristampa con copertina singola laminata identica all'originale - edizione standard in vinile nero e limitata in 66 copie numerate con vinile color bronzo trasparente e singolo con due brani | |
Pre viam | Black Widow (BWR 135) | 2011 | copertina singola con poster - esiste anche con vinile blu (100 copie) |
CD |
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Tardo pede in magiam versus | Mellow (MMP 136) | 1992 | ristampa dell'album del 1972 |
Black Widow (BWR CD 108-2) | 2007 | edizione del 35° anniversario con un brano audio ed un video aggiuntivi - copertina digipack | |
In cauda semper stat venenum | Black Widow (BWR 051) | 2001 | ristampa dell'album del 1969 |
Pre viam | Black Widow (BWR 135CD) | 2011 | esiste con copertina standard e in edizione limitata con copertina digipack apribile in tre parti |
INVISIBLE FORCE SINGOLI (con copertina) |
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Morti vident 1999 mundi finis |
Unifunk (AR 02143) | 1971 |
DIETRO NOI DESERTO SINGOLI (con copertina) |
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Dentro me Aiuto |
Decca (C 17017) | 1971 | |
PARTECIPAZIONI A RACCOLTE DI ARTISTI VARI |
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Progressive voyage (con Dentro me e Aiuto) |
Mellow (MMP 164) | 1993 | compilation su CD contenente anche brani di Il Giro Strano, Corte dei Miracoli, Quella Vecchia Locanda, Zauber ed altri |
ANTONIUS REX LP |
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Neque semper arcum tendit rex | Darkness (DRK 40-18) | 1974 | copertina singola con apertura sul lato sinistro - 400 copie |
Black Widow (BWR 066) | 2002 | come sopra con busta interna - 400 copie numerate | |
Zora | Tickle (TLPS 5013) | 1977 | copertina singola laminata |
Tickle (TLPS 5018) | 1978 | seconda edizione con diversa copertina singola ed un brano in più | |
Musik Research | 2001 | ristampa della seconda edizione | |
Black Widow (BWR 118) | 2010 | ristampa con copertina della prima edizione e foto sul retro e brano aggiuntivo tratti dalla seconda edizione - busta interna - vinile nero, esiste anche in 50 copie con vinile colorato | |
Black Widow (BWR 118) | 2024 | nuova ristampa con copertina identica alla prima edizione e senza brano aggiuntivo, contiene inserto - esiste anche in edizione limitata 100 copie con poster, libretto e un 45 giri con il brano aggiuntivo della seconda edizione del 1978 | |
Ralefun | Radio (ZPLRR 34048) | 1978 | copertina singola |
Black Widow (BWR 128) | 2010 | ristampa con 1 brano in più - copertina singola con busta interna - versione standard in vinile nero e limitata in vinile verde | |
Anno demoni | Musik Research (AR LP 00-499) | 1979 | 499 copie |
Musik Research (AR LP 00-499) | 1992 | ristampa limitata in 500 copie, numerate a mano ed autografate | |
Black Widow (BWR 058) | 2001 | copertina apribile con inserto e 45 giri Invisible Force | |
Praeternatural | Musik Research | 1980 | |
Black Widow (BWR 074) | 2003 | ristampa limitata in 500 copie, le prime 35 in vinile rosso - copertina apribile lucida con busta interna | |
Magic ritual | Black Widow (BWR 083 LP) | 2005 | un brano in più dell'edizione in CD - tiratura limitata di 300 copie in vinile nero e 150 in vinile arancione |
Switch on dark | Black Widow (BWR 099) | 2006 | copertina apribile - edizione limitata in vinile nero, essite anche una serie di 100 copie in vinile rosso |
Per viam | Black Widow (BWR 126) | 2009 | copertina apribile |
Hystero demonopathy | Black Widow (BWR 153) | 2012 | copertina singola - esiste anche con vinile viola ed inserti |
CD |
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Anno demoni | Mellow (MMP 118) | 1992 | ristampa dell'album del 1979 - attribuito a Jacula - fuori catalogo |
Black Widow (BWR 058) | 2001 | ristampa dell'album del 1979 | |
Black Widow (BWR 0582) | 2003 | ristampa dell'album precedente, rimasterizzata e con 2 brani in più | |
Zora | Mellow (MMP 231) | 1994 | ristampa dell'album del 1977 |
Black Widow (BWR CD 118-2) | 2010 | ristampa con copertina originale, con il brano aggiuntivo della seconda edizione ed un altro brano inedito - copertina digipack | |
Ralefun | Mellow (MMP 232) | 1994 | ristampa dell'album del 1978 |
Black Widow (BWR 128) | 2011 | ristampa con 1 brano in più - copertina digipack con diversa grafica | |
Neque semper arcum tendit rex | Black Widow (BWR 066) | 2002 | ristampa dell'album del 1974 |
Praeternatural | Black Widow (BWR 074) | 2003 | ristampa dell'album del 1980 |
Magic ritual | Black Widow (BWR DVD 083) | 2005 | DVD+CD con registrazioni inedite |
Switch on dark | Black Widow (BWR CD 099-2) | 2006 | copertina digipack con una traccia video |
Per viam | Black Widow (BWR 126) | 2009 | copertina digipack |
Hystero demonopathy | Black Widow (BWR CD 153-2) | 2012 | contiene una traccia video |
SINGOLI (con copertina) |
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Agonia per un amore Witch dance |
Spark (SR 848) | 1978 | versioni diverse di due brani da Ralefun |
Tutti gli album originali di Jacula ed Antonius Rex
sono stati stampati su piccole etichette ed in quantità limitate, da qui la
loro rarità ed i loro alti prezzi.
NOTA: Per quanto riguarda informazioni e quantitativi di copie relative alle loro produzioni originali, sono stati citati i dati forniti dai musicisti, che in alcuni casi non è stato possibile verificare personalmente.
Né In cauda semper stat
venenum né Neque semper arcum tendit
rex hanno avuto originariamente un'uscita ufficiale, il primo dei due sarebbe stato
stampato in sole 300 (o 299) copie + 10 promozionali, di cui alcune distribuite a sette religiose. Neque semper fu stampato in 400
copie, e distribuito privatamente. I due album della Musik Research, Anno
demoni e Praternatural, sono stati anch'essi stampati in piccoli
quantitativi e distribuiti direttamente dal gruppo.
In cauda semper stat venenum ha avuto la sua prima uscita ufficiale nel 2001 a cura dell'etichetta Black Widow di Genova in vinile e CD; l'LP è uscito in 299 copie numerate e firmate da Bartoccetti, con un inserto contenente la storia completa della sua carriera.
Del disco
esiste un'edizione di 100 copie numerate con etichetta bianca stampate privatamente da Antonio Bartoccetti negli anni '80 e mai distribuite, che sono state poi vendute con una nuova copertina in bianco e nero a partire dal 2021. Queste copie contengono un inserto con un ritratto di Bartoccetti.
Tutto ciò riduce gli album commercialmente realizzati a tre soli: Tardo pede in magiam versus degli Jacula e Zora e Ralefun di Antonius Rex.
Tardo pede in magiam versus sarebbe stato stampato in 1000 copie con copertina singola laminata, di cui circa 300 furono vendute. Il disegno di copertina era lo stesso di In cauda semper stat venenum, ma mentre l'originale era in bianco e nero qui il disegno era a colori. Il nome del gruppo derivava da un giornalino a fumetti porno/horror degli anni '60 la cui protagonista Jacula era una donna vampiro. Stando a documenti dell’epoca.recentemente reperiti, le copie timbrate dalla SIAE di Tardo pede (e quindi presumibilmente vendute) furono solo 112. Un 45 giri tratto da questo LP, contenente U.F.D.E.M., del quale erano state predisposte due versioni di lunghezza minore, non venne mai realizzato.
La Musik Research di
Antonio Bartoccetti ha prodotto una ristampa identica all'originale, limitata a 500
copie, alcune delle quali numerate ed autografate sul retro della copertina.
Le copie originali possono essere identificate dal cartoncino più rigido (entrambe
le copertine sono laminate), dal bordo inferiore del retrocopertina più ampio (vedere
foto in basso) e dal timbro SIAE sull'etichetta, che ha una carta più ruvida
nell'originale. Esistono comunque copie della ristampa con il timbro SIAE.
Come è successo anche per l'album precedente, la Black Widow ha ristampato il disco varie volte con lo stesso numero di catalogo ma caartteristiche diverse.
In particolare la ristampa del 2007 contiene un brano inedito aggiuntivo, Absolution, una busta interna con le note del disco e una diversa grafica sul retrocopertina. L'edizione del 2020 ha replicato invece la copertina originale del 1972 e non ha il brano in più, che è presente solo nell'edizione limitata con vinile in color bronzo trasparente sul singolo 33 giri allegato, dove Absolution è presente in due versioni.
La prima edizione di 3000 copie di Zora è molto rara. Se vi piace il disegno di copertina è sicuramente più caratteristica della copertina nera della seconda edizione (5000 copie), ma quest'ultima ha un brano in più, The gnome. La ristampa prodotta dalla Black Widow nel 2010 riproduceva l'illustrazione originale di copertina ed è uscita sia in vinile (sia nero che in un'edizione di sole 50 copie in vinile colorato con il brano The gnome presente nella seconda edizione del 1978), che in CD con un altro brano in più, l'inedito Monastery.
Ralefun venne stampato dalla Radio Records,
sottoetichetta della RCA, con copertina singola. Molte
delle copie in circolazione hanno la scritta
"Campione non commerciabile" sull'etichetta celeste/argento.
Nell'album
compaiono i rifacimenti con nuovi testi e titoli di tre brani che erano stati già registrati da Fiamma Dallo Spirito (che non era presente in Ralefun) nel suo album del 1975 Sabba, rimasto inedito e pubblicato solo nel 2022: Incubus, Agonia per un amore e Magic sadness (intitolati Povero lui, Agonia e Profezia nell'LP del 1975) .
La ristampa di Ralefun della Black Widow è uscita in vinile nel 2010 e in CD nel 2011 ed entrambe le edizioni contengono un brano aggiuntivo, Proxima luna.
Non esistono stampe estere né bootleg di questi dischi.
In cauda semper stat venenum ha avuto la sua prima uscita ufficiale nelle 2001 a cura dell'etichetta Black Widow di Genova, in serie limitata di 299 copie numerate e firmate da Bartoccetti, e includono un inserto con la storia completa della sua carriera. Del disco esiste anche una edizione in CD.
Anno demoni, uscito nel 1979 in 499 copie numerate e stampate da Antonius Rex in persona, ha avuto una prima ristampa della Musik Research nel 1992 in 500 copie numerate, e poi di nuovo dalla Black Widow, stavolta con copertina apribile contenente un inserto e la ristampa del raro singolo degli Invisible Force. Bisogna notare che la prima ristampa in CD della Mellow, uscita nel 1992, attribuiva l'album a Jacula e non ad Antonius Rex.
Alcuni dischi sono stati realizzati negli anni '80 sotto il nome Antonius Rex. Il singolo 12" Pig in the witch è uno di questi, descritto da Antonio Bartoccetti come "un esperimento techno", e venduti prevalentemente in Inghilterra.
La ristampa di Neque semper arcum tendit rex (400 copie numerate) è stata prodotta nel 2002 dalla Black Widow, che ha anche ristampato Praeternatural alla fine del 2003 (500 copie non numerate, 35 delle quali in vinile rosso), mentre una compilation limitata di materiale inedito, chiamata Verba non volant sarà realizzata solo in CD.
Il DVD del 2005 Magic ritual è realizzato su supporto speciale DVD Plus, lo stesso disco ha un lato DVD e l'altro CD audio. La parte video è diretta da Doris Norton.
In cauda semper stat venenum - LP (ristampa 2001) |
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In cauda semper stat venenum - LP (edizione con vinile anni '80 e copertina 2021) |
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Invisible Force - 45 giri |
Dietro noi deserto - 45 giri |
Un numero del fumetto Jacula |
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Tardo pedem in magiam versus - LP |
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Tardo pedem in magiam versus - LP, il retrocopertina della ristampa (a sinistra) e dell'originale |
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Tardo pedem in magiam versus - LP, le etichette della ristampa (sinistra) e dell'originale |
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Tardo pedem in magiam versus - particolare di un documento SIAE attestante il numero effettivo di copie timbrate |
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Neque semper arcum tendit rex - LP (dalla ristampa) | |
Zora (edizione originale) - LP |
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Zora (seconda edizione) - LP |
Adesivo promozionale degli Antonius Rex |
Ralefun - LP |
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Agonia per un amore - 45 giri |
Pig in the witch - 45 giri 12" |
Anno Demoni - LP |
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Praeternatural - LP (ristampa) |
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Magic ritual - DVD+CD |
Intervista con Antonio Bartoccetti (A.B.) e Doris Norton (D.N.), a cura di Augusto Croce, luglio 2002
1- Qual è stato il motivo dello scioglimento dei vari gruppi?
A.B.: Il capitolo Jacula finì nel 1972: Charles (un matto sessantottenne con una moglie diciottenne) non volle capire che la ruggine spesso corrode i tesori, nello stesso tempo dopo la laurea all'Università Cattolica di Milano sapevo che avrei dovuto fare il militare. Inoltre il nome del gruppo era troppo "epidermico".
Antonius Rex, conseguenza logica del gruppo precedente, si sono sciolti nel 1980: uno di motivi è stato che non eravamo soddisfatti della registrazione frettolosa di Ralefun, un album pieno di buone composizioni prodotte male, che è stato l'unico nostro lavoro che ha venduto bene grazie al marketing RCA e alla promozione della Sidet. Purtroppo Ralefun è ancora oggi il nostro lavoro più conosciuto, o il meno sconosciuto, come sono la maggior parte dei nostri album.
Probabilmente la nostra meta non è mai stata il risultato commerciale, e per
questo motivo i migliori dischi come Praeternatural
(autoprodotto per la nostra etichetta Musik Reserach per evitare di dover
trattare con i discografici), i primi dischi o Anno Domini sono molto
lontani dal gusto commerciale. L'evento Antonius Rex ha chiuso il suo ciclo "deliberatamente
anomalo" con i 2 + 6 album previsti, alcuni dei quali inevitabilmente anonimi,
come In cauda semper stat venenum e
Neque semper tendit arcum. Quest'ultimo venne boicottato dalla Vertigo a
causa della Devil letter.
Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di realizzare dischi solo per noi
stessi e per i pochi che ci hanno seguito. Zora fu registrato solo per
soldi, perché ne avevamo bisogno, ed è un altro album che non ci piace
nonostante il fatto che molte recensioni lo consoderano un buon disco e molte
persone lo conoscono.
2 - È corretto parlare di un messaggio "esoterico-subliminale" nei vostri dischi?
D.N.: Ci sono migliaia di milioni di esseri umani, quindi lo considererei piuttosto un messaggio altamente individualista: questo include alcune istanze di comunicazione teoretica che possono essere talvolta mistico-oggettive.
3 - I vostri testi spesso si riferiscono alla stregoneria. Chi sono le vostre streghe?
A.B.: Di solito si considera una strega colei che nega il bianco per adorare il nero, convince altre persone ad amarlo, ama l'incesto, devia il seme umano dalla sua destinazione naturale e sa come portare la vita alla sua fine e come catturare la mente.
I personaggi femminili nei nostri testi sono diversi: questi esseri sanno mostrare magicamente la strada a chiunque pensa di non averla o si trova al centro di un incrocio. Ma le streghe in Aquila non capit muscas sono una specie di vendicatrici divine, avide di sangue.
4 - Come descrivereste la vostra musica dagli inizi fino al 1980?
A.B.: In quel decennio di eccessi è stato il destino che ha definito l'aspetto della nostra musica.
Quando siamo arrivati a Milano, e poi a Londra, la nostra idea era anche quella di creare un supergruppo con grandi musicisti che potessero dare il loro contributo creativo alle nostre composizioni. Forse avremmo fatto soldi a palate in questo modo, ma sicuramente avremmo vissuto molto peggio ed avremmo perso la nostra strada andando in cerca di vanità.
Fatalmente non è andata in quel modo, abbiamo solo registrato le nostre composizioni e all'inizio abbiamo avuto bisogno di Charles Tiring perché nessuno di noi era un organista classico; per gli stessi motivi abbiamo avuto bisogno di Albert [Goodman, batterista] per la sua tecnica percussionistica sebbene fosse piuttosto povera rispetto al nostro batterista preferito, Carl Palmer.
Penso che la nostra musica sappia creare un'immagine nascosta, una suggestione che "è" prima di essere visibile come lo spettro della luce. La nostra musica era un simbolo esoterico nel quale noi abbiamo espresso il vantaggio smarrito che ha assegnato alla funzione culturale del denaro, un affascinante piccolo margine della sua fuga spirituale. Elencando i nostri otto lavori nelle cui impessioni sonore abbiamo descritto l'indescrivibile, abbiamo provato a dare ai mortali della terra un'altra possibilità di prevdere le loro istanze. Qualcuno ha detto di noi che eravamo "produttori non-tecnici di immagini specchiate sfocate nel mistero".
5 - Ci sono differenze tra Jacula, Antonius Rex e gli altri gruppi in cui hai suonato, nonostante la presenza spesso degli stessi musicisti?
A.B.: Non ci sono particolari differenze concettuali tra loro, ma mi piace citare solo Jacula e Antonius Rex ed ignorare Dietro Noi Deserto ed Invisible Force. In effetti i primi due album di Jacula rappresentano i nostri inizi, ed il primo album di Antonius Rex è l'evoluzione logica di questi due. Abbiamo già nominato Zora e Ralefun, due album ridicoli sia dal punto di vista concettuale che da quello tecnico-artistico. Su Zora Mr.Albert Goodman volle suonare la batteria lasciando timpani e percussioni…. il risultato ritmico di Zora è veramente terribile.
6 - Jacula e Antonius Rex sono gruppi di culto sia in Italia che all'estero. Avete mai pensato a lavori retrospettivi (come un cofanetto o un libro) per i fans di tutto il mondo?
A.B.: Ci abbiamo pensato molte volte, e sembra un'ottima idea; abbiamo anche alcuni video che possono uscire dsu DVD. Aspettiamo solo il momento giusto!
7 - Tutti i dischi di Jacula e Antonius Rex sono usciti in edizioni limitate? Musica d'elite o scelta commerciale?
A.B.: Tutti i nostri album tranne Ralefun possono essere descritti come edizioni limitate, emozioni musicali per un gruppo selezionato, da accettare o rifiutare in blocco. Non la chiamerei una scelta commerciale, perché quandohai 20 anni e pensi di essere un dio, non ti interessano le ragioni del marketing. Parlerei piuttosto di destino, dovevamo fare dischi che sarebbero spariti nella nebbia delle foreste. L'unica ingenua illusione ci venne data da Albert nel 1974, ci promise che Neque sarebbe stato stampato dalla Vertigo: le cose sarebero andate in modo diverso… ma tutto quello che è successo era già scritto.
8 - Come giudicate gli alti prezzi che alcuni vostri dischi hanno raggiunto tra i collezionisti?
A.B.: Penso che ci siano solo due modi per raggiungere un'apparente verità: dal punto di vista razionale, è stato difficile per i collezionisti di tutto il mondo trovare i nostri lavoro; se un disco è raro, e ha un contenuto rilevante, allora attira i collezionisti.
D'altra parte bisogna aggiungere a questo l'aspetto di comunicazione altamente tematico e probabilmente di esoterismo degno di fede che alcuni nostri lavori (tranne Zora e Ralefun) contengono. Se si uniscono questi due aspetti, ciò che è raro diventa ancora più raro perché ha a che fare con il mistero, questo è l'aspetto affascinante. Ovviamente sapere che un'edizione originale di Zora si vende a 350 dollari è una soddisfazione, ma anche una delusione, considerando che quel disco manca oggettivamente di forza e originalità.
9 - Come spiegate la mancanza di esibizioni dal vivo?
A.B.: Abbiamo fatto un unico concerto, mi pare che fosse nel 1972 al Teatro dell'Arte a Milano con soli 45 ospiti paganti, ma fu una soddisfazione perché il biglietto costava 50000 lire. Più tardi, nel 1979, facemmo un bel tour europe: le date erano pubblicate su Ciao 2001. Poi Albert sparì e dovemmo cancellare il concerto al Teatro Argentina a Milano nonostante le 2000 persone all'ingresso.
10 - È una soddisfazione che "Neque Semper Arcum Tendit Rex" sia stato ristampato 28 anni dopo la sua uscita originale?
A.B.: È molto bello, perché insieme con Praternatural è l'album che ha richiesto più sforzi per essere realizzato. Noi abbiamo ancora 22 copie dell'originale e abbiamo trovato alcune copie di una ristampa probabilmente illegale in un mercato a Varsavia. Ora abbiamo concesso i diritti per il disco alla Black Widow e quelli per i testi ad un gruppo italo-americano che era molto attratto dai loro contenuti.
11 - Come mai andavate spesso in Romania?
A.B.: Consideriamo ancora la Romania la nostra seconda casa, specialmente per l'alto senso teologico che i suoi abitanti possiedono naturalmente. È anche il paese natale di Tepes, che ha sicuramente ispirato la nostra creatività.
12 - Vi dispiace che alcuni vostri dischi siano passati inosservati?
A.B.: Per niente. Alcuni LP sono nati per rimanere sconosciuti agli ascoltatori più tradizionalisti e al marketing. Qualcuno ha cominciato a parlare del nostro secondo LP, Tardo pede, solo nel 1980, cioè otto anni dopo la sua uscita. Tutto ciò rientra nei nostri progetti originali e nelle nostre scelte inevitabili, ed è una soddisfazione. I lavori sono qui per rimanere, e forse domani qualcuno parlerà ancora di U.F.D.E.M., Magister dixit, Triumphatus, Incubus, Non fiat, Ego sum, In hoc signo, Necromancer, la mano di Gloria o Mister Vlad, ricordando che non tutti i costumi che la nostra società ha creato per essere indossati dagli Spiriti possono essere rappresentati senza contraddizioni con quello che persone dementi hanno arbitrariamente deciso che fosse il linguaggio musicale.
13 - Quali sono i vostri ricordi di Londra?
A.B.: Londra era ed è tuttora una metropoli infetta, in grado di infettare il mondo intero. Dal punto di vista musicale c'erano molti ottimi produttori, ma volevano solo compromessi, e i musicisti che accettavano queste condizioni potevano guadagnare molto denaro.
14 - Seguite qualche artista?
A.B.: No, nessuno da più di vent'anni. Molti anni fa ascoltai con attenzione il primo album dei Black Sabbath, con una copertina altamente signficativa disegnata dal grande Keef. Mi piaceva lo stile di chitarra di Tony Iommi, che aveva il lato positivo di essere originale ma quello negativo di essere ripetitivo. Mi piacevano anche i Van der Graaf Generator, i primi Genesis, il primo LP dei Gentle Giant, i primi due King Crimson perché ammiravo l'ispirazione che Fripp aveva avuto dai classici francesi. Non mi è mai piaciuto Eric Clapton, che conoscevo da prima dei Cream e che ho seguito fino ai Blind Faith: troppo formale e senza idee, al contrario degli Iron Butterfly che vidi a New York ed erano ottimi. Non c'è niente di buono oggi e ci sarà solo rumore domani.
15 - Come giudichi l'interesse di Doris Norton per l'elettronica fin dal 1980?
A.B.: Fa parte della sua natura sintetica, del suo desideri di cercare e produrre senza aiuto dagli altri, senza un gruppo. Mi piacciono Psychic research ed altri album nel loro essere non-musicali e sperimentali. Dal momento che il cosiddetto rock non aveva nient'altro da dire era meglio sperimentare ed andare più avanti del nostro tempo piuttosto che...… Non potevo vedere un nostro futuro come compositori, piuttosto un futuro fatto di effetti e creazione di ritmi, su una forte base tecnologica e sempre in fuga dalla Musica.
16 - Ed ora?
A.B.: Da più di dieci anni mi piace produrre rumore, rumore cretico. Niente a che vedere con la musica: abbiamo venduto sei milioni di singoli e più di 550mila album di Techno estrema, con lo scopo di dare una droga sonora non distruttiva a coloro che sono distrutti dalle droghe reali.
17 - A quando un nuovo album?
A.B.: Ogni volta che andiamo in Romania, dove abbiamo un piccolo studio in un convento, continuiamo a comporre e registrare, ma non sappiamo se questo diventerà mai il nostro nono album.
18 - Tornando a "Neque semper", qual è il messaggio contenuto nell'album?
A.B.: Ci sono molti modi per descrivere Neque semper… se In cauda era l'inizio di un cammino di ricerca interiore e Tardo pede un invito a camminare lentamente verso mondi magicamente occulti, Neque semper è il desiderio di fare, mettendo il proprio io magicamente inquisitore sulla cima di una montagna e al di sopra degli esseri umani. Penso che Neque semper possa essere descritto come un concetto che deriva dall'oscurità di un castello in bianco e nero con stanze diversamente illuminate.
19 - Portesti spiegare il significato dei sei brani?
A.B.: Neque Semper Arcum, che apre l'album con
un organo classico, è la mia condanna dell'invidia, una chitarra ritmica dark,
una chitarra solista misticamente lugubre e allo stesso tempo pesantemente prog.
Pactus, la storia di un patto di sangue, in un'atmosfera rituale-dark,
tre chitarre prog soliste in sequenza, un breve ma efficace intermezzo di moog.
È l'unico brano soft nell'album, dove le chitarre progressive e i ritmi
percussivi possono essere solo visti come Amore Magico Estremo.
In hoc signo vinces, piano e chitarra ritmica ricordano quasi un cupo film
impressionista. L'assolo di mini-moog è sicuramente in stile advanced-fusion.
Non fiat voluntas tua, forte condanna che riprende i temi socio-ecologici
di U.F.D.E.M. Voce celebrativa, chitarra dura, clavicembalo prog, ritmi
cerimoniali.
Devil letter: no comment!
Aquila non capit muscas, il mio pezzo preferito, mette una maschera di
ferro alla vigliaccheria dei profeti secolari. Tipico piano progressive,
chitarra ritmica dark, un assolo originale di chitarra.
20 - Dunque sei soddisfatto di come era stato prodotto "Neque semper"?
A.B.: In senso creativo sì, Neque semper rappresenta l'evoluzione di Doris Norton, forse perché inconsciamente voleva dimostrare a Charles Tiring che anche lei sapeva suonare molto bene l'organo classico, che aveva studiato a fondo per tre lunghi anni; è stata anche bravissima con il mini-moog, creando anche le parti di basso e la ritmica. Albert ha rispettato i nostri desideri con i ritmi: timpani, cassa, gong e percussioni varie: la perfezione ritmica è dovuta all'uso di nastri ad anello che l'abbiamo costretto ad usare dopo avergli insegnato come lavorarci.
Per quanto riguarda il mio ruolo, a parte la voce che ho volontariamente usato con tono evocativo, ho cominciato di nuovo come chitarrista da Triumphatus sad [sul primo album del 1969], sapendo di dover usare la mia chitarra in maniera iperbolicamente personale e precursiva. Ancora mi piacciono oggi alcuni assoli fatti con la mia Gibson SG.
21 - Quando esce la ristampa di "Neque semper" ?
A.B.: Inevitabilmente tra settembre e ottobre 2002. L'LP è assolutamente identico all'originale, con copertina in bianco e nero, lettera del diavolo e simboli magici in copertina, in edizione numerata e con apertura sul lato sinistro. La versione CD sarà molto pulita, compressa e dinamica, ma… senza alterazioni di una singola nota. Aspettiamo di vedere come sarà ricevuto nel mondo dopo 28 anni!
Cliccare sulle foto per ingrandirle
Il gruppo del 1974 (Goodman, Bartoccetti, Norton) |
Fotografia promozionale 2001 |
Grazie alla Musik Research per foto, informazioni ed
intervista.
Grazie anche a Black
Widow, Rockground, Rocco Trezza
e John N.Martin di John's Classic Rock per alcune foto ed informazioni di questa pagina.
Il particolare del documento SIAE relativo a Tardo pede in magiam versus è riprodotto grazie a Pino Pintabona di Black Widow.