Artista
I DIK DIK
Erminio "Pepe" Salvaderi (chitarra, voce)
Pietruccio Montalbetti (chitarra, basso, voce)
Giancarlo "Lallo" Sbriziolo (chitarra, voce)
Mario Totaro (tastiere)
Sergio Panno (batteria)
Molti gruppi pop degli anni '60 dovettero confrontarsi
con i nuovi gusti musicali all'inizio degli anni settanta, e i Dik Dik furono
tra questi, mantenendo come I Giganti e l'Equipe
84 la stessa formazione, ma semplicemente incorporando nella loro musica
delle sonorità più evolute e di ispirazione progressiva.
Questo gruppo milanese, il cui caratteristico nome derivava da quello di una
gazzella africana, ha suonato insieme fin dal 1965, realizzando il primo singolo
e l'album d'esordio rispettivamente nel 1966 e nel 1967, ed ebbe una carriera
piena di successi come molti altri complessi dell'epoca beat/pop, specialmente
con la pubblicazione di versioni italiane di brani stranieri (come Sognando la
California da California dreaming dei Mamas and Papas e L'isola
di Wight da Wight is Wight di Michel Delpech).
Il loro unico album in stile più progressivo è del 1972,
con il lungo titolo di Suite per una donna assolutamente relativa, un LP
contenente undici brani tutti legati tra loro, con le tastiere di Mario Totaro (che lo compose) in evidenza e con interessanti testi di Herbert Pagani. Il disco fu prodotto da Maurizio Vandelli (Equipe 84) e vi suonarono Giorgio Piazza e Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi.
Come in altri casi simili (Terra in bocca dei Giganti
o Id dell'Equipe 84), il disco non
ricevette l'attenzione che meritava. Il pubblico dei giovani li considerava
gruppi ormai antiquati, mentre i vecchi fans non apprezzarono il cambiamento di
stile.
Nel 1975, dopo l’uscita di Totaro e Panno, con l’ingresso dell'ex batterista degli Osage Tribe Nunzio "Cucciolo" Favia e del tastierista Roberto Carlotto alias Hunka Munka (più tardi sostituito da Joe Vescovi dei Trip ), i Dik Dik tornarono al loro genere classico per i dischi successivi.
LP (solo 1972) | |||
Suite per una donna assolutamente relativa | Ricordi (SRML 6096) | 1972 | copertina apribile dal centro |
CD (solo 1972) |
|||
Suite per una donna assolutamente relativa | BMG (74321-98853-2) | 2003 | ristampa dell'album del 1972 con copertina mini LP apribile dal centro - fuori catalogo |
Sony/BMG (88297-92406-2) | 2011 | come sopra |
Un raro album che vendette poco all'epoca, Suite
per una donna assolutamente relativa ha una curiosa copertina apribile dal
centro, opera di Caesar Monti (fratello del bassista del gruppo Pietruccio Montalbetti).
È stato ristampato in CD nel marzo 2003 dalla BMG con copertina mini-LP identica
all'originale e fascetta obi, all'interno della serie "Dei di un perduto rock",
e successivamente di nuovo ad ottobre dello stesso anno quando uscì una seconda
emissione della stessa serie.
Il CD venne annunciato dalla BMG come disponibile anche con custodia in plastica
standard (numero di catalogo 74321-98852-2) ma a quanto pare non è mai uscito in
questo modo.
Il disco è stato ristampato in vinile in Corea (Si-Wan SMRL 2013) con la stessa
copertina.
Esistono anche dei CD giapponesi, per la King (KICP 2218) e più recentemente,
nel 2005, su etichetta Fun House (BVCM 37584) con copertina mini LP apribile dal
centro.
La ristampa coreana ha un inserto con un foto in bianco e nero degli anni '60 (stampata
al contrario, il chitarrista sembra mancino), ma riporta l'ultima formazione con
i nuovi entrati Joe Vescovi e Nunzio Favia (scritto erroneamente Fava come
spesso succedeva) che nel 1972 facevano ancora parte dei rispettivi gruppi e
sono entrati nei Dik Dik più tardi.
Non esistono altre ristampe né falsi.
Suite per una donna assolutamente relativa - LP, copertina aperta |
I Dik Dik hanno un sito ufficiale: www.dikdik.it
L'ultimo batterista del gruppo, Cucciolo, ha il proprio sito www.cucciologiadikdik.com
La storia di Suite per una donna assolutamente relativa è riassunta da Giorgio Fieschi nel suo sito, contenente un'intervista con Mario Totaro.