Artista
SEMIRAMIS
1971-72:
Michele Zarrillo (chitarra, voce)
Maurizio Zarrillo (tastiere)
Marcello Reddavide (basso)
Memmo Pulvano (batteria)
1973:
Pulvano sostituito da
Paolo Faenza (batteria, percussioni, vibrafono)
Giampiero Artegiani (synth, chitarra acustica)
Non molti dei suoi fans sanno che Michele Zarrillo, cantante
molto popolare negli anni '80 ed ancora in attività, registrò il suo primo
disco con il suo gruppo Semiramis nel 1973 ad appena 16 anni.
Semiramis era un gruppo di giovanissimi di Roma basato principalmente sulla
chitarra di Michele Zarrillo e le tastiere di Giampiero
Artegiani e di Maurizio Zarrillo, ftatello di Michele.
Il nucleo base si era formato intorno al 1970 ad opera
di Maurizio Zarrillo e dei cugini Marcello Reddavide e Memmo Pulvano, tutti
quindicenni, il cantante originale era Maurizio Macos (vero nome Macioce). Nel 1972 si unì a loro Michele Zarrillo, fratello minore del
tastierista Maurizio, che aveva precedentemente suonato con I Piccoli Lord ed
era considerato un chitarrista di grande talento.
Venne scelto il nome Semiramis, antica regina di Babilonia, ed il gruppo suonò
anche allo storico festival di Villa Pamphili a Roma nel 1972, ma il batterista originale Pulvano
dovette lasciare la carriera musicale, essendo l'unico con un lavoro regolare.
Al suo posto entrò un vecchio amico dei musicisti, Paolo Faenza, che portò con sé un altro tastierista, Giampiero Artegiani, per arricchire ulteriormente il suono del gruppo.
Pubblicato dalla Trident,
il loro unico album Dedicato a Frazz ha una bella copertina apribile
disegnata da Gordon Faggetter, un artista inglese che viveva a Roma e lavorava
con la RCA.
Elaborati cambi di ritmo e un buon intreccio chitarra/tastiere sono i principali
ingredienti dell'album, dalla produzione non perfetta, ma considerato da molti
come uno dei migliori album del rock progressivo italiano.
Il gruppo ebbe un'intensa attività dal vivo in molti festival all'aperto dell'epoca, e continuò a suonare anche dopo l'uscita dell'album fino al 1974, con l'ingresso del bassista Toni Massarutto e del tastierista Giulio Ferrarin, ma l'ultima formazione ebbe una breve vita e il gruppo si sciolse.
Michele Zarrillo entrò per un breve periodo in una delle ultime formazioni del Rovescio della Medaglia, e dopo alcuni anni di silenzio, intorno al 1980, cominciò una carriera solistica di gran successo nel campo del pop melodico. Giampiero Artegiani formò insieme a Paolo Faenza il gruppo di pop commerciale Carillon, attivo tra il 1979 e il 1981, poi ha realizzato vari dischi come solista, oltre ad avere un’attività di produttore. Il batterista originale Memmo Pulvano ha continuato a suonare con gruppi di musica anni '60 e '70.
Un progetto di riunione dei Semiramis ideato e annunciato da Giampiero Artegiani e Paolo Faenza fin dalla metà del 2013 si concretizzò con un concerto a Roma nel settembre 2014, coinvolgendo anche Maurizio Zarrillo e con la partecipazione di Vito Ardito (voce), Antonio Trapani (chitarra), Ivo Mileto (basso), Daniele Sorrenti (tastiere e flauto, sostituito brevemente da Rino Amato), ma l'attività del gruppo si è bruscamente interrotta con la morte di Maurizio Zarrillo nel luglio 2017.
Un altro dei componenti storici del gruppo, Giampiero Artegiani, è scomparso nel 2019.
L'etichetta Black Widow ha pubblicato nel 2017 un bel CD/DVD registrato dal vivo a Genova per documentare il ritorno sulle scene del gruppo.
Nel 2021 è stata annunciata una ripresa dell'attività del gruppo, che ha portato all'uscita di un bell'album, La fine non esiste, nel 2024. Paolo Faenza è rimasto l'unico componente originale insieme a Sorrenti, Mileto, Emanuele Barco (chitarra), Giovanni Barco (voce) e Marco Palma (chitarra acustica).
LP | |||
Dedicato a Frazz | Trident (TRI 1004) | 1973 | copertina apribile |
BTF/Trident (TRI 1004 LP) | 2005 | ristampa con copertina apribile - prima edizione in vinile nero, successivamente ristampato in vinile verde, rosso, trasparente | |
Dedicato a Frazz Live | Black Widow/De Agostini (BWR 206) | 2021 | già uscito su CD e DVD nel 2017 - copertina apribile con busta interna e inserto 8 pagine - uscita n.89 della serie De Agostini "Prog Rock Italiano" |
La fine non esiste | BTF (VM LP260) | 2024 | copertina lucida apribile con inserto - vinile arancione |
CD |
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Dedicato a Frazz | Vinyl Magic (VM 007) | 1989 | ristampa dell'album del 1973 - fuori catalogo |
BTF/Trident (TRI 1004) | 2001 | come sopra - fuori catalogo | |
BTF/Trident (TRI 1004) | 2006 | nuova ristampa con copertina apribile mini-LP | |
Frazz live | Black Widow (BWR 206-2) | 2017 | CD+DVD registrato a Genova nel 2017 |
La fine non esiste | BTF (VM CD260) | 2024 | copertina digipack |
PARTECIPAZIONE A RACCOLTE DI ARTISTI VARI |
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Progressivamente
1973-2003 (con Luna park) |
Progressivamente (GMP 002) | 2004 | CD - compilation di registrazioni inedite, contiene anche Alberomotore, Gianni Leone/Leo Nero, Osanna, Metamorfosi ed altri |
Album molto raro e ricercato, Dedicato a Frazz ha una caratteristica
copertina apribile disegnata dall'artista inglese Gordon Faggetter. Il disco venne annunciato da alcune riviste con il titolo, poi modificato, di Frazz al luna park.
L'album non
è mai stato stampato in altri paesi esteri e ha avuto solo nel 2005 la prima
ristampa ufficiale italiana in vinile ad opera della BTF. La prima edizione era
in vinile nero, poi nel 2006 verde. Negli anni successivi sono uscite nuove edizioni di vario colore con un'etichetta a colori che riproduce il disegno della copertina.
La stessa BTF ha
ristampato il disco in CD con copertina apribile mini-LP nel 2006, una
precedente ristampa del 2001 aveva la normale confezione in plastica.
Come altri album usciti per la Trident,
anche questo è stato ristampato/contraffatto verso la fine degli anni '80, e la
ristampa è molto convincente a meno di non confrontarla da vicino con
l'originale (cosa piuttosto difficile!). L'etichetta ha comunque alcune
differenze, come illustrato nella pagina dedicata all'etichetta
Trident.
Le copertine sono quasi identiche, e dimostrano che la ristampa è stata fatta
da persone competenti (o addirittura, come si dice, dalla matrice originale);
entrambe le versioni hanno la costa quasi completamente bianca senza il nome del
gruppo e del disco e solo con la scritta DISCO:
TRN 1004 in lettere nere. Dal momento che TRN era la sigla usata per i 45
giri della Trident, l'errore è stato coperto su
alcune delle copie originali da un adesivo riportante il numero corretto, TRI
1004.
Se la copertina è originale, potrebbe avere l'adesivo o almeno le sue tracce (ma
non tutte le copertina avevano questo adesivo). Le copertine della ristampa
hanno il numero sbagliato stampato. Per tutti gli altri aspetti (come la
dimensione, il tipo di cartoncino, i colori) le copertine sembrano identiche.
Il disco venne ristampato in Giappone dall'etichetta Arcangelo (ARC-7003) con copertina mini-LP apribile.
L'album uscì anche in musicassetta e stereo 8 per la Trident con numeri di catalogo TRD 1004 e TRE 1004 con una copertina diversa, tutta bianca, ma esiste una versione stereo 8 pubblicata in Belgio dall'etichetta Alph con il disegno di copertina dell'LP.
Il concerto del 2017 della nuova formazione dei Semiramis è uscito prima in CD+DVD e solo nel 2021 ha avuto un'edizione in LP con diversa copertina e in versione leggermente ridotta.
Dedicato a Frazz - LP |
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Dedicato a Frazz - LP, interno della copertina |
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LP, dettaglio della costa della copertina originale con adesivo con numero di catalogo | LP, etichetta originale |
Dedicato a Frazz - cartuccia stereo-8 |
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Dedicato a Frazz live - LP |
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La fine non esiste - LP/CD |
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Frazz live - CD + DVD |
Intervista con Memmo Pulvano, di Augusto Croce, settembre 2003
1-Come avete cominciato a suonare?
Avevamo 15 anni, io, Marcello Reddavide e Maurizio
Zarrillo, e cominciammo a suonare pezzi di gruppi rock inglesi e americani, e
miglioravamo di giorno in giorno.
Marcello, che era mio cugino, passò al basso, Maurizio aveva un organo Farfisa
e soprattutto un garage che usavamo come sala prove, e provammo parecchi
chitarristi.
Il fratello più piccolo di Maurizio, Michele, suonava in un gruppo di ragazzini, I
Piccoli Lord, ma era già un mostro come chitarrista! Una volta venne mentre
provavamo, prese la chitarra e cominciò a suonare con noi. Da quel giorno è
rimasto nel gruppo.
Michele aveva 15 anni, e noi 17, e scrisse la canzone che suonammo al festival
di Villa
Pamphili, andò alla tastiera e fece vedere al fratello come suonarla, poi fece
lo stesso con Marcello e con me, era un prodigio, credimi!
2-Chi ha scelto il nome del gruppo?
È stato Marcello, disse che l'aveva letto sull'enciclopedia e a noi piacque, ecco come è nato il nome Semiramis.
3-Quali erano le vostre ispirazioni musicali?
Prima di cominciare a comporre le nostre canzoni, suonavamo pezzi dei gruppi
più famosi di quegli anni: Black Sabbath, Led Zeppelin, C.C.R., Rolling Stones,
e anche qualcosa degli italiani, Le Orme, Formula
Tre, Lucio Battisti.
Poi Michele entrò nel gruppo e cominciammo a suonare le SUE canzoni.
4-Cosa ricordi del leggendario concerto a Villa Pamphili?
Mi fecero suonare con la batteria del Banco.
Mi ricordo che c'erano tutte batterie Ludwig sul palco, e io arrivai con la mia Hollywood
economica, sentendo tutti gli occhi puntati su di me! Ma il batterista del Banco
venne da me e mi disse che potevo usare la sua, ero eccitatissimo!
Avevamo da suonare un pezzo di 24 minuti, e al soundcheck Michele fece un assolo
stupefacente, e tutti i tecnici si fermarono per ascoltarlo, sai, aveva solo 15
anni! Ma io mi ricordo che notai che alcuni chitarristi famosi dissero ai
tecnici del suono di abbassare il volume....
Poi cominciò il concerto, e al nostro turno eravamo emozionatissimi: avevamo
suonato sempre davanti a poche persone, e lì ce n'erano tantissime! Gente
seduta sul prato, e non si riusciva nemmeno a vedere l'erba!
Cominciammo a suonare, e io avevo dietro di me i migliori batteristi italiani, e
loro mi guardavano. Era incredibile, i miei batteristi preferiti stavano
ascoltando me! Alla fine alcuni vennero a congratularsi, è stata una grande
soddisfazione perché ero un batterista autodidatta.
Il nostro pezzo finiva con un lungo assolo di chitarra, era una cosa comune
allora, e Michele lo suonò perfettamente, ma i tecnici gli abbassarono il
volume, era per l'insistenza degli altri chitarristi, l'avevo già notato prima! Michele
era arrabbiatissimo per questo, ma ci dissero che avevamo suonato troppo.
Anch'io ero molto triste, poi dopo un po' cominciò a suonare il Banco del Mutuo Soccorso
ed è stato un piacere!
5-Ti ricordi altri gruppi interessanti al festival?
Il Punto, suonarono a Villa Pamphili con il chitarrista originale Vincenzo Pagliarini, un bassista che non conoscevo e il batterista Claudio Mastracci dei Teoremi. Lui ha suonato più tardi con Rettore e Sergio Caputo, e nello spettacolo televisivo La Corrida. Ancora oggi è un insegnante di batteria molto conosciuto.
6-Come mai hai lasciato i Semiramis?
Ero l'unico del gruppo ad avere un lavoro, mi ricordo
che Michele era molto dispiaciuto per la mia decisione, eravamo tutti amici, due
fratelli e due cugini e ci conoscevamo fin da bambini.
Comunque fui sostituito da un altro nostro amico, Paolo Faenza, e lui si portò
dietro Giampiero Artegiani, che poi ha avuto, come Michele, molto successo nella
scena musicale italiana. Io ho continuato a seguirli fino a quando si sono
sciolti.
7-Hai continuato a suonare dopo aver lasciato i Semiramis?
Suono ancora adesso, a 49 anni, in vari pub di Roma, con una cover band di David Bowie che si chiama The Allad Insane, e con un gruppo R&B, ma sono passato dalla batteria alle percussioni, è molto più divertente!
8-Come mai, secondo te, i Semiramis non hanno avuto successo?
Non lo so, quando sono uscito erano al massimo, ma non so bene per quale
motivo si sono sciolti, forse è stata la casa discografica, che voleva solo
Michele, era LUI Semiramis!
Lo dimostra il fatto che ha composto canzoni per artisti famosi fin da giovane,
e poi fece uscire il suo primo 45 giri, Maledetta
signora con il nome di Andrea Zarrillo, il resto è storia.
9-Hai mai pensato di riunirti con gli altri ex Semiramis e riformare il gruppo?
Ne abbiamo parlato spesso, ma più per soddisfazione nostra che per il
pubblico, ma non potremmo mai riuscire a farcela. Siamo tutti soddisfatti di
come sono andate le cose, e molto felici per Michele, perché siamo i suoi primi
fans e sostenitori.
Voglio solo raccontarti una piccola storia su Michele, circa cinque anni fa
venne a fare un concerto in un posto vicino a dov'ero in vacanza. Io ci andai
con altra gente, e dopo il concerto ci mettemmo in fila per avere un suo
autografo. Parlai con uno del servizio d'ordine e Michele mi fece entrare per
incontrarlo. Ci siamo abbracciati, e dopo aver firmato gli autografi, mi ha
presentato al resto del suo gruppo, dicendo che ero stato uno dei suoi
batteristi preferiti, poi io l'ho presentato ai miei amici, siamo andati a bere
insieme, abbiamo parlato dei vecchi ricordi, e poi di nuovo a casa!!
Cliccare sulle foto per ingrandirle
Il cantante Michele Zarrillo ha il proprio sito, www.michelezarrillo.com
Grazie mille a Memmo Pulvano per
l'amichevole collaborazione con l'intervista e tante informazioni sulla nascita
dei Semiramis.
Grazie anche a Maurizio Macos per le informazioni sugli inizi del gruppo e a
Mauro Degrassi e Pierre Tassone per l'aiuto sulle notizie di questa pagina.