Artista
IL PUNTO
Vincenzo Pagliarini (voce, chitarra, flauto)
Sergio Gallinelli (organo)
Mario Bertolami (basso, flauto)
Stefano D'Orazio (batteria)
Un quartetto romano che molti appassionati di pop
italiano conoscono per la presenza del batterista Stefano D'Orazio, che ha poi
raggiunto successo e fortuna con i
Pooh.
Il Punto si formò nel 1969, per iniziativa di Alberigo Crocetta, fondatore e
proprietario del leggendario Piper Club di Roma, che fu il produttore del
gruppo. Anche il nome del gruppo venne ideato da lui, che riteneva che la
lettera P gli avesse portato fortuna con Patty Pravo, il Piper, i Primitives.
Suonarono al Festival Pop di Caracalla nel 1970 e a quello di
Villa Pamphili nel 1971,
realizzando due 45 giri per diverse etichette, e partecipando al musical
teatrale Cassandra 2000 scritto da Tony Cucchiara.
L'unico loro LP contiene due colonne sonore, In nome del popolo italiano sul lato A, con arrangiamenti orchestrali, e Ettore Lo Fusto sulla facciata B. Il gruppo suona solo in quattro brani strumentali in questa facciata, uno dei quali con un'orchestra, troppo poco per poter giudicare il loro stile.
L'ex batterista dei Teoremi, Claudio Mastracci
suonò con il gruppo nell'ultima fase, D'Orazio aveva lasciato Il Punto nel 1971
per entrare nei Pooh ed era stato sostituito da un
altro batterista in precedenza.
Il tastierista Gallinelli, che suonava su È il mio mondo, chiamato al servizio militare, venne sostituito nel
1971 da Ugo Pace, il quale realizzò anche un 45 giri ed un album con il duo Ugo e
Vittorio, per l'etichetta Picci.
Il gruppo si sciolse nel 1972, quando anche il bassista Bertolami partì
militare.
Un brano registrato dal gruppo, Layala, venne censurato dalla commissione
Rai perché conteneva la parola "hashish", e non è mai stato pubblicato, come
pure alcune registrazioni eseguite per la Vedette.
Il gruppo non va confuso con i Punto 2, un duo napoletano che ha realizzato un album molto leggero intitolato Odore di capra, nel 1976.
LP | |||
In nome del popolo italiano - Ettore lo fusto | Beat (LPF 012S) | 1972 | edizione originale con etichetta nera e logo Beat in copertina di colore blu |
Beat (LPF 012) | 1972 | seconda edizione con etichetta turchese e logo Beat in copertina di colore bianco | |
Music Parade (LEL 199) | 1972 | ristampa in serie economica | |
SINGOLI (con copertina) |
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È il mio mondo Ragazzi che scappano |
Beat (BTA 074) | 1971 | |
Non si ferma nessuno La ballata del tempo |
Picci (LG 3008) | 1972 |
Raro ma non particolarmente ricercato dai
collezionisti, Ettore lo fusto è uscito in ben tre edizioni diverse, prima
per l'etichetta Beat e subito dopo per il marchio economico della Fonit Music Parade,
sempre con una copertina singola molto spartana e con piccole differenze nella
grafica. Il film, diretto da Enzo G.Castellari, uscì nel 1971.
La facciata A contiene la colonna sonora di un altro film, In nome del popolo italiano,
composta da Carlo Rustichelli ed eseguita dall'orchestra di Giancarlo Plenizio;
il lato B contiene quattro brani strumentali de Il Punto ed uno dell'orchestra di Francesco De Masi.
La prima edizione Beat ha l'etichetta nera e il logo della casa discografica in copertina di colore celeste, oltre ai titoli scritti sul lato destro. La seconda edizione Beat si differenzia per l'etichetta di colore turchese, logo Beat bianco in copertina e i titoli dei due film sui lati dell'immagine. Simile a questa copertina è la riedizione Music Parade che si differenzia principalmente per il diverso logo in alto a destra.
L'album non è mai stato ristampato in CD, e non esistono falsi né stampe estere.
Un brano de Il Punto, È il mio mondo, che era nel film ma non nell'LP originale, è stato incluso nella ristampa in CD della colonna sonora del film Sesso matto (Beat CDCR72 - anno 2007).
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Ettore lo fusto - LP, prima e seconda edizione Beat |
Ettore lo fusto - LP, edizione Music Parade |
Ettore lo fusto - etichetta seconda edizione Beat |
È il mio mondo - 45 giri |
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Grazie a Giorgio Meloni, Giuliano Semprucci, Fabio Meini, Nicola Di Staso, Valerio D'Angelo, per informazioni e foto, e a Sergio e Claudia Gallinelli e Mario Bertolami per foto e dettagli sulla storia del gruppo